ESERCIZIO DI SCRITTURA CREATIVA SUI DIALOGHI
I dialoghi sono una parte fondamentale di una narrazione, ci permettono di vedere i nostri personaggi in relazione con il mondo esterno. Eppure non sono semplici: possono sembrare artefatti o troppo naturali (mi ricordo con fastidio di un romanzo letto l’anno scorso dove i dialoghi riprendevano assetti del parlato dell’autore, senza che fosse un intento stilistico ma solo un’immaturità nello scrivere). Ogni parola deve essere davvero calibrata, e per quanto mi riguarda sono le parti in cui l’editing di me stessa è più spietato. Praticamente, dopo averli scritti, li riduco in pezzetti, per evitare la prolissità che nel parlato mi viene tanto naturale!
Dato che uno di voi mi ha chiesto un approfondimento sui dialoghi (mi scuso con tutti quelli che hanno chiesto uno spunto creativo, provvedo settimana prossima), mi sono fatta aiutare dal mio amico John Fox (il sito è http://www.bookfox.com, ha davvero una marea di esercizi).
L’esercizio è questo: scrivete un racconto fatto SOLO da dialogo. Una volta scritto, eliminate alcune parti (potete lasciare il simbolo del redacted […] come no, vedete voi). Dal resto che viene detto, le parti mancanti devono comunque essere intuibili.
Anche questo direi che non è semplicissimo, ma a noi le cose facili non ci garbano!
Adesso vi chiedo di esprimervi nei commenti: qual è la parte più complessa secondo voi in un dialogo? Errori che notate? Proviamo a prendere spunto dagli altri per aiutarci a vicenda 🙂
I dialoghi sono la parte più difficile di un romanzo secondo me. Devono essere utili, sintetici, naturali.
Ed è complicatissimo fare in modo che abbiano questi tre elementi.
Sì, ci vuole tanto lavoro, che io di solito faccio in editing. è lì che pulisco, sistemo e rifinisco. Quello che in scrittura sembra naturale, magari in rilettura è troppo naturale, o viceversa!