Era un pezzo che sapevo di questo libro e che era nella mia wishlist, esattamente da quando il mio buon vecchio Pedro Pascal è stato scritturato per un ruolo nella pellicola che a breve uscirà anche nei nostri cinema.
Non potevo quindi non fiondarmi sull’edizione tradotta della Fandango Libri, realtà editoriale che non conoscevo ma che sta iniziando a richiedere seriamente un posticino nella mia libreria.
La storia è quella di Trish e Fonny, due giovanissimi ragazzi neri di Harlem, negli anni settanta. La difficoltà della loro condizione quotidiana, quel senso di non farcela mai, si aggrava non appena Fonny viene accusato di stupro e messo in carcere. E Trish scopre di essere incinta.
Con un bambino “da portare qui sano e salvo“, come le ripetono i suoi genitori, e l’amore della sua vita separato da lei da un vetro, viviamo con questa giovane eroina drammatica la sua storia, nella sua pelle e attraverso i suoi occhi. Dalla nascita del suo amore per Fonny, fin da bambini, alla scoperta della sua femminilità per mano di lui, alla consapevolezza che i bianchi possono fare tanto, tanto male e che Fonny è solo un’altra vittima di un meccanismo crudele e malato.
Una storia che interseca temi importanti come il razzismo, l’emarginazione sociale e la povertà, ma su cui prevale, nonostante i macigni da portare sempre più pesanti, l’amore incondizionato di una famiglia che diventa più forte del cemento armato, e quello di due giovani amanti, a cui la vita sembra presentare troppo presto il conto.
La scrittura è tagliente, non ti risparmia nulla nelle descrizioni così vivide da far male, il racconto fiume (credo che gli stacchi siano stati messi solo in seguito dagli editori, per far prendere fiato al lettore) è travolgente, basta un attimo perché da due pagine se ne siano lette trenta, senza sosta.
Consigliatissimo, e non vedo l’ora di vedere il film.