Titolo: Le storie negli occhi
Autore: Vincenzo Patella
Edito: Inknot Edizioni
- Trama
Marcì è una giovane ragazza di diciassette anni. Come tutti i suoi coetanei, è in attesa di un giorno importantissimo: il giorno in cui tutti i ragazzi della sua età saranno ammessi dentro le mura del castello per vedere la statua della Dama Velata.
La statua, che i ragazzi conoscono solo dai racconti, si può vedere solo una volta nella vita, proprio a diciassette anni.
Ognuno dei ragazzi intraprende questa iniziazione come crede. Tanti, quasi tutti, vanno diretti alla statua ed escono poco dopo, per raggiungere gli altri paesani e far festa.
Marcì però è diversa. Lei vuole vedere e assorbire tutto, ogni singolo particolare.
Solo grazie ai suoi occhi puri vedremo le storie legate al castello, i miti della Dama Velata, di chi solo tramite l’amore è riuscito a sciogliere i ghiacci che attanagliavano l’intero paese.
- La mia opinione
Il romanzo, piccino dunque perfetto per i ragazzi, è pensato come un continuo salto tra la vicenda di Marcì, semplice ma intensa, e i personaggi legati al mito della statua.
Ho apprezzato molto la poesia di cui è intriso il racconto e i riferimenti alla musica (oltre, ovviamente, alle stupende illustrazioni). Rendono il racconto fiabesco e onirico.
L’aspetto che ho apprezzato meno, invece, e che forse a tratti mi ha confusa, è proprio il passaggio tra le vicende di Marcì e quelle corollarie delle storie da lei incontrate. Alcuni salti non sono introdotti in modo chiarissimo (forse anche le similitudini tra i nomi non hanno aiutato la mia mente di gallina) e quindi in alcuni spezzoni mi sono un po’ persa, non capendo chi stava facendo cosa.
Comunque con un po’ di sforzo da parte mia mi sono sempre raccapezzata e alla fine mi sono goduta questo libricino.
Altra nota personale, ho avuto modo di chiacchierare personalmente con gli editori durante Book Pride (è lì che li ho conosciuti, devo dire che è stata una battuta di caccia super fruttuosa). Sono stati gentilissimi e mi hanno parlato dei loro libri in modo super appassionato (senza contare i booktrailer che si attivavano passando sulla copertina come per magia!). Insomma, un editore indipendente a cui dare senz’altro fiducia (e sostegno!)
- Cosa mi ha lasciato
Un racconto di formazione che dovrebbe essere regalato ai ragazzi, per insegnargli -a dispetto dell’immediatezza dei giorni nostri- che è bello e importante godersi ogni momento, prendersi il proprio tempo per imparare, guardare, esplorare. Solo così si diventa capaci di accogliere anche le storie altrui.