Vorrei scrivere di mare.
Di reti che odorano di sale al sole per troppo tempo.Di luce che acceca appena esci di casa.Di acqua azzurra, blu, argento e trasparente. Di sabbia nelle scarpe, tra i capelli, in macchina. Di conchiglie che ho messo nelle borse, nei cappotti, nei portagioie come anelli.
Ma non posso più scrivere di mare. È troppo che gli sono lontana.
È una nostalgia, un retaggio di quello che ero. È qualcosa che mi appartiene, eppure qualche giorno sembra che mi sfugga tra le dita.
Sto diventando anche io come i gabbiani di Cernusco.
Piccoli e persi di fianco ai navigli, e non più grandi e forti con il volto alle onde.